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GLI ULTIMI CONDOTTIERI DI ROMA
Nell'ultimo secolo di vita dell'impero romano d'Occidente le redini del potere, di fronte al succedersi di sovrani inetti e sprovveduti, vengono progressivamente assunte dai capi di stato maggiore generale, ovvero i magistri militum. Ma in un'epoca in cui l'esercito romano si compone in massima parte di mercenari barbari, provenienti dalle stesse tribù che premono lungo le frontiere dell'impero e da cui Roma deve
difendersi, sono proprio i generali barbari, semibarbari o di scuola barbarica a rivestire il comando supremo. Il franco Arbogaste, il semivandalo Stilicone, il goto Ricimero, il burgundo Gundobaldo e lo sciro Odoacre, oltre ai romani di formazione barbarica Costanzo, Ezio e Oreste, instaurano così delle vere e proprie dittature militari, dando luogo al più straordinario tra i tanti paradossi che costituiscono il tratto saliente dell'epoca: un barbaro a capo e a difesa di un impero assediato da barbari. La sua
origine e la sua formazione rendono il magister militum l'individuo della provvidenza, il solo capace, di volta in volta, di sconfiggere sul campo gli altrettanto abili comandanti barbari o di trattare con loro una soluzione di compromesso; ma ancor più spesso lo espongono al sospetto di puntare al potere supremo o di connivenza col nemico. Il suo equilibrio, pertanto, è costantemente precario, soggetto al mutevole favore della classe dirigente: se i senatori, ormai in procinto di trasformarsi in signorotti feudali,
lo ritengono utile, sono disposti ad appoggiarlo nella gestione del potere, in alcuni casi fino all'eliminazione dell'imperatore, come con Ricimero; ma se ritengono, spesso a torto, che abbia esaurito le sue funzioni, non esitano a dare al sovrano i mezzi per stroncarlo, come con Stilicone ed Ezio. Le vicende di questi spietati e pur fragili comandanti di trucide soldataglie si consumano tra invasioni barbariche, sacchi di Roma, usurpazioni e guerre civili, restituendo dei degni protagonisti a una delle fasi
più interessanti e drammatiche della Storia, il tramonto dell'impero romano. Per questo, ancorché frutto di accurate ricerche storiche e corredato da un cospicuo apparato di fonti, Gli ultimi condottieri di Roma vuole essere un'opera di carattere divulgativo, quasi un romanzo che racconti una saga secolare.
I
grandi condottieri di Roma antica - Gli uomini che impressero il loro marchio
sulle conquiste, sulle battaglie e sulle guerre dgli albori di Roma alla caduta
dell'impero romano d'occidente racchiude in un unico volume I
grandi generali di Roma antica e Gli
ultimi condottieri di Roma. (VEDI)
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