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Andrea Frediani Diorami
Fattoria Vichinga Una fattoria vichinga era generalmente costituita da un caseggiato principale a pianta rettangolare con tetto di paglia o di zolle d'erba, poggiato su pilastri interni che dividevano in navate gli interni. Le pareti erano in graticcio, o di travi o tavole frammiste a fango e canniccio. Annesso al corpo principale c'era spesso un ricovero per gli animali mentre, col passare del tempo, le fattorie dei notabili si dotarono di altri edifici, come locali per la servitů, granai, fienili, magazzini, officine e bagni. Le difficili condizioni ambientali non favorivano l'agricoltura, e i prodotti dell'orto si riducevano ai soli cavoli, crescioni, cipolle, aglio, rape e piselli. Il bestiame era necessario al contadino scandinavo sia come carne, sia per lavorare il terreno con l'erpice o con l'aratro, sia per la fornitura di latte e di tutti suoi derivati, ovvero burro e formaggi. Il diorama ha conseguito il secondo posto nella 1° Mostra Concorso Mach 2 di Pomezia (RM) nel 1991
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