Andrea Frediani Diorami
I primi normanni in Italia meridionale Nel 1016 un gruppo di pellegrini normanni venne richiesto dai maggiorenti longobardi di prestare i propri servigi come mercenari, nella lotta che questi conducevano sia contro i razziatori saraceni sia contro i dominatori bizantini. I pellegrini rifiutarono, ma si fecero accompagnare in Normandia da alcuni messi del duca di Salerno e del notabile barese Melo, che riuscirono ad ingaggiare alcuni loro connazionali il cui capo, Gilberto le Tonnelier, accompagnato da quattro fratelli, era costretto a lasciare la patria perché ricercato dal duca Riccardo per assassinio. Approfittando delle rivalità tra duchi longobardi, e fungendo da ago della bilancia tra quanti si disputavano quei territori, vessati dalle dispute tra longobardi, dai pesanti tributi bizantini e dalle razzie saracene, i mercenari riuscirono in una dozzina d'anni a guadagnarsi un possedimento, la contea di Aversa. Quest'ultima costituì il primo nucleo presso cui affluirono le successive ondate di normanni, sotto il cui dominio finirono progressivamente per cadere dapprima la Puglia e Calabria, il cui possesso fu riconosciuto dal papa nel 1059, e quindi, nel 1091, la Sicilia
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